martedì 23 dicembre 2008

Roma – Piazza della Rotonda



E’ bello passeggiare nel centro di Roma in questo periodo!
Se si evitano le strade dello shopping griffato, si riesce a godere l’atmosfera natalizia della città, con il piacere della scoperta.
Piazza della rotonda è una delle più belle piazze di Roma…ma molti, non romani, difficilmente associano il nome della piazza al suo monumento più rappresentativo.
Per i romani, il monumento circolare del Pantheon è stato sempre “la rotonna”, e così anche la piazza antistante ha assunto lo stesso nome: piazza della Rotonda.


Su un lato della piazza si trova proprio il magnifico edificio romano che, intorno al 25 a.C, fu voluto e realizzato dal console arpinate Agrippa, amico di Ottaviano.
Lo stesso edificio, più volte distrutto, fu ricostruito per volere dall’imperatore Adriano, fino ad assumere l’attuale forma circolare,.
Ciò che stupisce è il contrasto tra l’aspetto esterno, proprio del tempio romano, e l’interno (…QUI per una splendida visita virtuale), con tutte le caratteristiche della chiesa cristiana: S. Maria ad martyres.
Di fronte al monumento, al centro della piazza, si erge una superba fontana rinascimentale con un ricco basamento che sostiene un obelisco.


La piazza è uno tra i punti d’incontro più frequentati da turisti e romani ed è, in gran parte, occupata da tavoli di ristoranti e bar che, in questo periodo, usano decorare i loro spazi all’aperto con grappoli di luci e cornucopie...


E pensare che, in epoca medievale, la piazza era utilizzata per il mercato del pesce e, più in là, come descriveva il Belli in un suo sonetto, era il luogo dove i romani, nei giorni precedenti la Pasqua, amavano fare “er giro de le pizzicaríe”

Er giro de le pizzicaríe

De le pizzicaríe che ttutte fanno
La su’ gran mostra pe Ppascua dell’Ova
Cuella de Bbiascio a la Ritonna è st’anno
La ppiù mmejjo de Roma che sse trova.
Colonne de casciotte, che ssaranno
Tanti animali d’una forma nova.
Fra ll’antri, in arto, sc’è un Mosè de strutto,
cor bastone per aria com’un sbirro,
in cima a una montaggna de prosciutto,
e ssott’a llui, pe’ stuzzicà la fame,
sc’è un Cristo e una Madonna de bbutirro
drent’a una bbella grotta de salame.

G. G. Belli, 5 aprile 1833



Anna Righeblu Ideeweekend

Itinerari. Piazza della Rotonda - Piazza Navona, mercatino - Piazza di Tor Sanguigna - Tevere - Castel Sant'Angelo - Via dell'Orso - Torre della scimmia

giovedì 18 dicembre 2008

Piazza Navona- un weekend al mercatino

Nel periodo delle festività natalizie, fino al 6 Gennaio, a Roma si rinnova la tradizione del mercatino di Piazza Navona.
E’ un appuntamento molto amato dai romani, che affollano la magnifica piazza

in cerca di giocattoli, regali e oggetti per la decorazione della casa.
La piazza è piena di bancarelle che, per la gioia degli adulti e dei bambini, espongono coloratissimi e golosissimi dolciumi,

decorazioni per l’albero di Natale,

personaggi per il presepe,

giocattoli di tutte le fogge, befane, prodotti etnici, lampade… di tutto e di più!

Non mancano i classici banchi con la porchetta,


le enormi ciambelle dolci,la mela stregata, lo zucchero filato e le invitanti caldarroste.


Inoltre, per la gioia dei bambini, c’è anche una bellissima giostra, con coloratissimi cavalli….


Anna Righeblu Ideeweekend

Itinerari. Piazza della Rotonda - Piazza Navona, mercatino - Piazza di Tor Sanguigna - Tevere - Castel Sant'Angelo - Via dell'Orso - Torre della scimmia

venerdì 12 dicembre 2008

Per Lucia - Scorci di Veroli

Questo video è dedicato a Lucia: scorci di Veroli...con giardino, il bellissimo giardino di Lucia!
Ho scattato le foto in un bel weekend di qualche tempo fa, andando a spasso lungo le stradine di Veroli, in sua compagnia.
Anche se anticipo il post di un giorno: Auguri Lucia!




Anna Righeblu Ideeweekend

Itinerari: Veroli - Abbazia di Casamari e Chiostro di Casamari - Isola del Liri - Acropoli di Arpino -

Post correlati: Settefrati e la visione di Alberico - weekend in ciociaria - weekend del gusto - Grotte di Pastena



sabato 6 dicembre 2008

Horti Leonini - S. Quirico d'Orcia

Furono realizzati, sul finire del 1500, da Diomede Leoni, uomo di fiducia della famiglia Medici e allievo di Michelangelo.
In coincidenza con il restauro dell’antica cinta muraria, adiacente al terreno ricevuto in dono dal Granduca Francesco I, Leoni progettò il “suo” giardino.
Ma, cosa assolutamente innovativa nel territorio senese in quell’epoca, non realizzò un giardino privato ma un giardino pubblico, per “li viandanti”, in territorio di S. Quirico d’Orcia, meta di pellegrini lungo la Via Francigena.
Il parco costituisce un bell’esempio di giardino all’italiana, distribuito su due livelli per la particolare conformazione del terreno.
Nella parte inferiore, la composizione e la struttura degli spazi, sono orientati a formare una pianta esagonale.
Le aiuole, bordate da doppie siepi di bosso e separate da vialetti lineari, convergenti verso il centro, creano una sorta di corona da cui emerge la statua di Cosimo III de Medici.
Lungo il muro del lato sinistro si trova una serie di lecci e, in fondo, un’appendice esterna degli Horti, il “Giardino delle rose”.
Nella parte superiore del giardino è situata la zona “a selvatico”, con vegetazione costituita da soli lecci e uno spazio erboso su cui sorgeva una torre andata perduta.
A indicare la linea di separazione tra le due zone, oltre alla scalinata centrale è posta la scultura di Giano bifronte, a sottolineare simbolicamente la dualità dei luoghi di cui segna il confine.
E' aperto tutti i giorni, dall'alba al tramonto...
Una tappa da inserire in un itinerario più articolato, per chi si reca in Valdorcia:


Itinerario: San Quirico d'Orcia - Horti Leonini - Bagno Vignoni 1 - Bagno Vignoni 2 - Pienza - Valdorcia

Anna Righeblu Ideeweekend

domenica 30 novembre 2008

Restiamo a casa, pensiamo a: premi e prossimi weekend - siti utili

Premi: E’ sempre un piacere riceverne e questa volta, per Ideeweekend e Vacanze, arriva da “Il volo del falco” di Maurizio.


E’ un premio creato per riconoscere il lavoro svolto dai blogger che, con i loro blog, esprimono varie forme d’ “arte”.
Ringrazio Maurizio e, a mia volta, lo giro a tutti, proprio tutti, i miei simpatici link!

Restiamo a casa: La Protezione civile ha lanciato l’allerta maltempo e allora, non mettiamoci in viaggio, se non è necessario!
Io, per esempio, già da qualche tempo, avrei voluto andare in campagna ma...niente, non è stato possibile. Pazienza...


E se invece abbiamo già programmato un viaggio e qualcosa va storto?
C’è chi ci aiuta a risolvere i nostri problemi.

Siti utili: Vi segnalo un sito utile, che offre servizi per la tutela dei diritti dei passeggeri e assistenza nelle pratiche di rimborso:
"Il servizio, innovativo nel suo genere nel panorama italiano, mira ad agevolare i consumatori nelle pratiche di rimborso.
Le compagnie aereo/navali non pubblicizzano volutamente che tasse e supplementi, imposte dalle Autorità sono a carico dei passeggeri effettivamente presenti a bordo e non di coloro che non hanno utilizzato il biglietto.

Non esistono quasi mai biglietti "non rimborsabili": qualora questi non vengano utilizzati è possibile e conveniente chiedere il rimborso delle suddette tasse.
Il sito permette agli utenti, una volta registrati, di inserire i dati necessari ad avviare la pratica che poi sarà interamente gestita dagli operatori fino all'ottenimento del rimborso. Attraverso l'accesso all'area riservata, gli utenti avranno la possibilità di seguire costantemente l'iter della pratica.

Il sito, a partire dal 2009 sarà tradotto in ben 5 lingue con il dichiarato intento di essere un punto di riferimento internazionale nell'assistenza del passeggero."

Il sito è www.passenger-care.com

Anna righeblu ideeweekend

martedì 25 novembre 2008

Siracusa – il teatro greco


Quello di Siracusa è uno dei teatri più antichi e grandiosi della Sicilia: risale al V secolo a.C. e rappresentava un punto d’incontro importante nella vita sociale della Città.
Dopo alterne vicende fu riedificato da Gerone II, con la grandiosa struttura i cui resti sono giunti fino a noi.
Subì devastazioni e rovine, ricostruzioni, riadattamenti e oblio, fino alla fine del 700, quando iniziarono le campagne di scavo, sostenute da alcune famiglie nobili locali.
L’interesse degli archeologi ha contribuito, infine, a riportare alla luce l’antico teatro, scolpito direttamente nella roccia del pendio del colle Temenite.
Riportato alla luce in tutta la sua magnificenza, è utilizzato per le rappresentazioni classiche teatrali, sin dal 1914.
Ogni anno l’Istituto Nazionale del Dramma Antico organizza, produce e mette in scena, in questo scenario magnifico, le più emozionanti rappresentazioni dei grandi classici del teatro antico.
Per chi fosse interessato, (…finora non sono mai riuscita ad andare, ma chissà…) la prossima stagione teatrale 2009 è programmata dal 9 Maggio al 21 Giugno.

Le foto risalgono a qualche anno fa…

Anna righeblu ideeweekend

Itinerari di Sicilia: Taormina - Gole dell'Alcantara - Siracusa, Ortigia - Siracusa, fonte aretusa - Siracusa, teatro greco - Fontane bianche - Il val di Noto - castello di Mussomeli - castelli Chiaramontani

lunedì 17 novembre 2008

E adesso… un premio, anzi due!


Proprio al momento giusto, per voltare pagina e riprendere le tante, piccole cose piacevoli del blog … mi è stato assegnato questo graditissimo premio!

E in rapida successione: prima da Cipolla, di Gustosamente, e poi da Giovanna, di Lost in Kitchen.
Sono felice per questi riconoscimenti e le ringrazio di cuore.

Il premio DARDOS vuole riconoscere i valori che ogni blogger dimostra ogni giorno, nel suo impegno a trasmettere i valori culturali, etici, letterali e personali. In breve, mostra la sua creatività in ogni cosa che fa.

Si deve:

1) Accettare e visualizzare l'immagine del premio e far rispettare le regole;
2) Linkare il blog che ha attribuito il premio;
3) Premiare altri 15 blog e avvisarli del premio.

Ma sono tanti 15!!! … Riduciamo un po’… allora, ecco i blog che desidero premiare:


Anna righeblu ideeweekend

sabato 15 novembre 2008

Segnaliamo i “siti copioni”

Da qualche giorno, su diversi blog, sono diffuse segnalazioni di siti che, senza alcuna autorizzazione, pubblicano interi post, prelevandoli e incollandoli con una semplice, quanto discutibile, operazione di copia e incolla.
Anch’io sono rimasta vittima di tale operazione e, pur avendolo scoperto da qualche tempo, avevo ritenuto opportuno non citare il sito e segnalare il mio disappunto solo con un commento (rimasto non pubblicato) a un “mio” post (su Camaldoli).

Sì perché questi “Signori”, che sfruttano “coraggiosamente” il lavoro altrui, non hanno neanche il coraggio di indicare il loro nome o il contatto da qualche parte del sito…
Solo in un altro loro sito, intitolato “Test di cazz”, probabilmente intendono qualificarsi e autodefinirsi in maniera abbastanza precisa.

Rimane il fatto, assai discutibile, che questi inqualificabili “Signori” abbiano utilizzato, come se fossero degli aggregatori, non le versioni parziali dei post, ma i post integrali, con tutte le immagini, seppur con il link finale.

Che interesse ha, uno che ha letto già tutto il mio post sul loro sito, a passare poi su righeblu o ideeweekend?
Qualcuno ha detto che un aggregatore contribuisce a far conoscere il blog: vero… ma io “ho deciso” liberamente di iscrivermi agli aggregatori che ho scelto (non a tutti, qualcuno mi ha iscritto senza che io lo chiedessi…) e che pubblicano una breve sintesi dei miei post, con link all’originale.

Questi NO, NON hanno ricevuto alcuna mia richiesta d'iscrizione e riempiono, deliberatamente, il "loro" sito con i "miei" post e immagini, utilizzandoli senza il mio permesso!

Il sito, sedicente aggregatore, è www.viaggidea.info e , da quello che mi riferisce Giovanna è dello stesso “gruppo” di testdicazz.info che ha pubblicato i suoi post.
Basta cliccare su San Casciano dei bagni, Bagno Vignoni, Lazio ecc. e si ritrovano tutti i miei post, per intero.

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aggiornamento: ...e ho scoperto che cliccando sul link "blogger" c'è il mio clone
Sono senza parole....
I link di questo post saranno disattivati, non vorrei contribuire ulteriormente ad incrementare le loro visite.
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A quanto pare, di siti parassiti ce ne sono diversi e ci si sta muovendo per trovare una soluzione.

I blog che pubblicano notizie utili e che si stanno attivando sono quelli di: Giovanna,
Stelladisale, Fiordisale, Jajo ….


Teniamoci informati e segnaliamo i siti copioni!


identico post è su righeblu

Anna righeblu ideeweekend

mercoledì 12 novembre 2008

Sissinghurst e Hidcote Manor


Premetto: non sono un’esperta di giardini e non ho ancora avuto la fortuna di visitare i due in questione ma, le immagini e le loro descrizioni, mi hanno sempre affascinata.

Il primo, Hidcote Manor, si trova in Inghilterra, nelle vicinanze di Stratford upon-Avon.

È un’area verde progettata con particolare cura, composta di una serie di piccoli spazi, chiusi da eleganti bordure di alte siepi ornamentali, collegati tra loro da lunghi viali erbosi e ampi prati.

Fu concepito nei primi decenni del Novecento ed è un eccellente esempio di tipico giardino inglese, raffinato e con una molteplicità e varietà di piante, disposte in modo ordinato ed esteticamente controllate.
Il giardino di Sissinghurst, nel territorio dell’omonimo castello, nel Kent, è un giardino più personale e romantico, diviso in tanti piccoli giardini, con accostamenti floreali di grande bellezza e originalità. (foto da sito)

L’immagine 1 è di RoyReed da Flickr (altre foto).

Anna righeblu ideeweekend

giovedì 6 novembre 2008

La Cappella della Madonna del mal di capo


Mi è tornata in mente in questi giorni: a me, infatti, il tempo instabile causa la sgradevole sensazione del “cerchio alla testa”.
Sono rimasta sorpresa quando, durante una passeggiata con i cani, Pat mi ha mostrato la cappella, così singolare.
Le foto sono state scattate in un weekend di Settembre, nella campagna di Sarteano.
Il nome deriverebbe da un’antica usanza, quella di appoggiare la testa sulla grossa pietra che si trova all’esterno della cappella, a destra dell’ingresso.
Pare che il gesto, unitamente alle preghiere, contribuisse a liberare i fedeli dal “mal di capo” .

All’interno della cappella si trova un bell’affresco di scuola senese, raffigurante la “Madonna in gloria”.
Poco distante si trova un’altra cappella, quella della Madonna dell’Uccellino.

E’ solo una curiosità ma, se vi capita di andare a Sarteano, con un po’ di tempo a disposizione…

Anna righeblu ideeweekend

mercoledì 29 ottobre 2008

Arpino – L’Acropoli di Civitas Vetus


Dopo aver superato l’abitato di Arpino, la nobile cittadina del Frusinate nota per aver dato i natali a Cicerone, Caio Mario e Marco Vipsanio Agrippa, seguendo le indicazioni per l’Acropoli, a circa 3 chilometri, si arriva alla Civitas Vetus.
Il piccolo centro è chiuso da un’imponente cinta di mura poligonali, risalenti al VI secolo a.C. e in gran parte ancora integre.
La porta principale d’ingresso all’Acropoli è lo splendido e famoso “arco a sesto acuto”.
E’ molto particolare: alto più di 4 metri, è formato da una serie di blocchi tagliati obliquamente verso l’interno, monoliti connessi a secco, sovrapposti e convergenti verso l’alto, a seguire un profilo ogivale.
A breve distanza dall’ingresso si trova una chiesetta del settecento, la chiesa della SS Trinità e, poco oltre, la cosiddetta Torre di Cicerone.
In realtà l’attribuzione di alcuni resti alle proprietà della famiglia dell’oratore Arpinate, non ha trovato conferma.
Il piccolo centro, che manca di un punto di ristoro, è scarsamente abitato ed è molto gradevole da visitare, inoltre, con una passeggiata panoramica sulla cinta muraria, si possono osservare le torrette e i vari resti che ne testimoniano la storia e la leggenda.

Visita nel precedente weekend, con itinerario: Casamari - Isola del Liri - Arpino, Acropoli

© Anna righeblu ideeweekend

Itinerari Lazio: Veroli - Abbazia Casamari - Chiostro Casamari - Isola del Liri, la cascata grande - Civitas vetus di Arpino

mercoledì 22 ottobre 2008

L’Abbazia di Casamari


Durante lo scorso weekend ho fatto di nuovo un giro nella zona del frusinate e, nella giornata di domenica, mi sono recata all’Abbazia di Casamari.
Il complesso, situato nel territorio di Veroli, in provincia di Frosinone, fu eretto sulle rovine di Cereatae Marianae, antico municipio dedicato alla dea Cerere e al console Caio Mario, che qui nacque e visse nella sua giovinezza (Casamari sta per “casa di Mario”).
L’Abbazia fu edificata da monaci benedettini, nel secolo XI e, in seguito, fu incorporata all’Ordine Cistercense.
Dopo varie vicissitudini, attualmente in essa vive una comunità di circa 20 monaci cistercensi. Il complesso è formato da una serie di edifici, stilisticamente molto semplici e austeri, privi di decorazioni e ornamenti.
L’ingresso è costituito da un ampio arco, sormontato da un loggiato con quattro bifore. Dall’androne interno si inquadrano due archi che immettono nell’ampio cortile dove, a sinistra si trova l’elegante, austera facciata della chiesa e, a destra, un vialetto che conduce al giardino.
A destra si trova l’antica farmacia, aperta solo nei giorni feriali come la biblioteca.
Dal giardino, attraverso una elegante scalinata, si arriva al magnifico chiostro, vero centro della vita monastica e di tutto l’edificio. Qui i monaci trascorrono il tempo della meditazione, nella lettura e nel silenzio.
E’ circondato, sui quattro lati, da portici e, su ciascuno di essi, si aprono quattro bifore con colonnine diverse.

Nel lato sud, in uno dei capitelli, sono rappresentati i volti di Federico II, Pier delle Vigne e dell’allora abate di Casamari.
Molto belle sono l’aula Capitolare e la Chiesa, a croce latina, in tre navate.
L’ambiente, grandioso e austero, è illuminato dall’effetto della luce naturale che filtra attraverso le lastre di alabastro delle finestre. L’altare è sormontato da una tribuna in marmi policromi, in contrasto con lo stile severo della chiesa, e che fu donata da Papa Clemente XI. Nelle vecchie sale di lavoro dei monaci, è stato allestito un museo, piccolo ma con reperti interessanti, che vale la pena visitare: ingresso 1 euro.
E’ mia intenzione tornare, in un giorno non festivo, per visitare la biblioteca e la farmacia e per rivedere con calma particolari che mi sono sfuggiti.


Anna righeblu ideeweekend

Itinerari Lazio: Veroli - Abbazia Casamari - Chiostro Casamari - Isola del Liri, la cascata grande - Civitas vetus di Arpino

mercoledì 15 ottobre 2008

Camaldoli, Toscana

[foresta casentinese - foto Senigallia e dintorni#2, da Flickr]

La prima cosa che colpisce, lungo la strada che porta a Camaldoli, è la fitta foresta casentinese, con i suoi maestosi e altissimi abeti secolari, interrotta solo da grandi fasci di luce.
Su queste terre, donate a San Romualdo dal conte Maldolo di Arezzo - da cui deriva il nome Ca’ Maldoli - il monaco costruì nella zona alta della montagna, le prime celle dell’eremo.
Le strutture del complesso, oltre il Sacro Eremo e il Monastero, comprendono anche la farmacia
e l’antica Foresteria, posti nella parte più bassa.
I pochi monaci rimasti, pur conducendo una vita basata sulla stessa regola, seguono stili di vita diversi: nell’eremo si pratica prevalentemente il raccoglimento personale e nel monastero si svolgono, per lo più, le attività in comune.
[Eremo di Camaldoli - di Cyberpiero, da Flickr]

Nell’Eremo si può ammirare la bella chiesa del Salvatore, settecentesca e barocca, i cui interni sono decorati con pregevoli pitture e stucchi.
Dal cortile si può raggiungere la zona riservata, dove si trovano le particolari celle dei monaci.
Queste sono state costruite secondo uno schema a chiocciola che, per la dislocazione degli ambienti, tende ad impedire la dispersione di calore all’esterno.
A tale schema si può attribuire anche un senso simbolico, quello della rappresentazione del percorso interiore nella meditazione.
Nell’antica farmacia è possibile ammirare i rivestimenti e i soffitti lignei, gli antichi arredi con armadi, vetrine e massicce porte. Qui sono commercializzate diverse categorie di prodotti naturali, ottenuti con metodi artigianali di lavorazione.
Nella foresteria del complesso monastico, e in altre strutture di tipo colonico, sono praticate diverse forme di ospitalità.
Tali proposte raccolgono sempre maggiori consensi , proprio tra coloro che desiderano trascorrere periodi di vacanza-weekend e relax, in assoluto riposo e raccoglimento, in una cornice naturale molto interessante.
[Camaldoli - di Kiala_love, da Flickr]

E’ possibile reperire informazioni dettagliate negli appositi siti.

La mia visita a Camaldoli risale ad alcuni anni fa, le foto sono state prese da Flickr.

Anna righeblu ideeweekend

martedì 7 ottobre 2008

L’ex convento di Santa Chiara a Sarteano

E’ un edificio risalente al 1550 circa e apparteneva alle suore di clausura dell’Ordine delle Clarisse.
Come Convento, secondo le regole del tempo, non comprendeva il chiostro chiuso.
Dopo l’abolizione della clausura, fu utilizzato dal Comune come sede delle Scuole Elementari e, successivamente, fu venduto a privati.
I nuovi proprietari l'hanno restaurato e trasformato in struttura ricettiva, molto accogliente e particolarmente affascinante.
Vi rimando al sito per tutte le informazioni.
Le foto sono state scattate nel weekend 6-7 Settembre.

Ringrazio Martin per avermi messo a disposizione una delle sue macchine fotografiche (io l'avevo dimenticata a Roma), e vi suggerisco di andare a vedere le sue bellissime foto, QUI… .

Anna righeblu ideeweekend

martedì 30 settembre 2008

Veroli – un weekend tra mura ciclopiche e misteri


Veroli è una città sorprendente, per la sua storia con radici antichissime e per i resti e gli edifici che ne testimoniano la grandezza e le vicissitudini.
Arrampicata su uno sperone roccioso dei Monti Ernici, è affacciata sulle ampie vallate del Sacco e del Liri, nel cuore della Ciociaria.


A Veroli (come in altre città della zona) si possono ammirare le mura megalitiche o ciclopiche, così dette per la dimensione dei massi.
Nella parte alta, verso la rocca, si osservano mura ben conservate, con rifacimenti e sopraelevazioni di epoca medievale.
E’ assolutamente da vedere la chiesa romanica di San Leucio, dell’XI secolo.


Molto semplice e ben conservata, la chiesetta presenta una sola navata a capriate e resti di affreschi sulle irregolari pareti interne.


Da qui è possibile inoltrarsi nei caratteristici vicoli, molti dei quali terminano con verdeggianti e fiorite piccole corti private. ( .... GUARDA IL VIDEO)
Scendendo verso il centro, s’incontrano numerose chiese, ciascuna con una sua particolare storia.


Poco distante dalla cattedrale di Sant’Andrea si trova il particolare complesso della Basilica di Santa Salome e del Seminario, con l’antica Biblioteca Giovardiana.
La Basilica fu costruita, sul preesistente oratorio degli innocenti, dopo il ritrovamento del corpo della Santa, testimone della morte e resurrezione del Cristo e patrona della città.
All’interno, oltre a preziose opere pittoriche, si trova la Scala Santa (ne esistono solo altre due nel mondo).


Essa fu costruita nel ‘700 ed è formata di dodici scalini (in uno dei quali si troverebbe un frammento della Santa Croce di Gerusalemme), qui è possibile ottenere l’indulgenza, rispettando le condizioni indicate in una lapide, posta a destra della scala.
Nel bellissimo edificio del Seminario, ha sede una delle più antiche biblioteche pubbliche, la Biblioteca Giovardiana, istituita nell'anno 1773 per volonta' di Mons. Giovardi, e ricca di
documenti di grande valore. Passeggiando tra stradine e piazzette, si scoprono angoli antichi e molto affascinanti: tra le altre, è presente una Chiesa templare, originaria del XIII secolo, la Chiesa di Santa Maria dei Franconi.

Come testimonia il nome, la chiesa appartenne ai Cavalieri Templari e presenta alcune croci patenti, incise nelle pietre del portale d’ingresso.
La Chiesa merita una visita più accurata, purtroppo ieri pomeriggio era chiusa.


Veroli si trova nel Lazio, in provincia di Frosinone, in un territorio ricco di storia e testimonianze di grande fascino. Per arrivare consultare questa pagina

Anna righeblu ideeweekend

Itinerari Lazio: Scorci di Veroli ( video di Anna Righeblu) - Veroli - Abbazia Casamari - Chiostro Casamari - Isola del Liri, la cascata grande - Civitas vetus di Arpino

lunedì 22 settembre 2008

Meme : 7 + 7 cose da salvare




Jajo ha lanciato questo meme e, ovviamente, non si è limitato a chiedere 2 o 3 cose da salvare... ma io vorrei essere breve.


E allora… vado ad elencare:

7 cose personali (*) da salvare
*: ma non troppo

1) Le fotografie: per conservare i ricordi della mia vita nelle immagini.

2) La mia macchina fotografica che, nonostante me, riesce a regalarmi qualche foto decente.


3) I miei vecchi pulloveroni comodi e un po’ demodé, ma caldi e avvolgenti, ideali per stare in casa in inverno.


4) La mia amaca per l’estate, perché il solo legarla ai rami, mi fa sentire in vacanza e vedere il cielo più blu.


5) Il mio scrittoio… un po’ come l’isola del tesoro per me. Disordinata come sono, ogni tanto, tra le carte, scopro qualcosa che pensavo di avere irrimediabilmente perduto.


6) Il mio portatile: spesso mi segue anche nei weekend, ma solo perché di Internet non si può fare a meno o c’è da lavorare.


7) L’ultima sigaretta che non ho fumato, rimasta lì da quando ho deciso di smettere di fumare.



7 cose in generale da salvare:

1) Le mamme, quelle semplicemente felici e felicemente imperfette.

2) I film di Totò, quelli di Hitchkock e degli anni 50 in generale.


3) I cartoon di Tom e Jerry e molti altri ancora di Hanna e Barbera e della Walt Disney, il Muppet Show (in video, sopra).


4) Le canzoni di Battisti.


5) Le opere teatrali di Eduardo.


6) Il buon senso, anche a dispetto del senso comune.


7) Internet, ovvero le nuove frontiere della conoscenza e della comunicazione.


Ora dovrei passare il meme ad altri 7 blogger… Vediamo un po’ se qualcuno si candida?
Fatemi sapere…Io aggiorno.

Anna righeblu ideeweekend

martedì 16 settembre 2008

Amsterdam, il Vondelpark

Nel centro di Amsterdam, poco distante dal Rijksmuseum, dai Musei Stedelijk e Van Gogh, pulsa il cuore verde del Vondelpark, uno stupendo parco all’inglese.

E’ molto esteso e ricco di diverse varietà di alberi, prati ampi e ben curati, con laghetti e canali che ospitano diversi uccelli acquatici.

L’area è sempre molto frequentata, per passeggiare in bicicletta o con il cane, pattinare, fare jogging o solo per sdraiarsi e oziare sull’erba.

In Estate, oltre alle normali attività, si può assistere ai concerti gratuiti e alle rappresentazioni teatrali all’aperto. Anche per i bambini sono organizzati giochi e manifestazioni ricreative, già nel periodo primaverile.

E pensare che negli anni settanta era il giardino preferito dagli hippies, un luogo dove gli eccessi erano la normalità. Attualmente ha ritrovato il suo carattere di giardino per tutti, anche se è preferibile frequentarlo nelle ore diurne.

Le foto sono di mio figlio – Agosto 2008.

© Anna righeblu ideeweekend

Itinerari: Amsterdam - Volendam - Delft - Gouda

martedì 9 settembre 2008

Chiesa di San Francesco - Pienza

Con la sua facciata austera e la forma a capanna, la piccola chiesa di San Francesco è l’unico edificio rimasto dell’antico borgo di Corsignano, trasformato nella rinascimentale Pienza.

Di origine duecentesca, presenta il caratteristico impianto delle chiese francescane, a una sola navata.
All’interno le pareti sono ancora ricoperte da resti di affreschi, attribuiti a importanti artisti del trecento, raffiguranti episodi della vita del Santo.
Con i recenti restauri, nella chiesa sono state inserite opere d’arte contemporanea, tra cui l’altare, costituito da tre grandi blocchi in pietra di Rapolano.
Accanto alla chiesetta si trova un antico convento, ormai divenuto albergo, del XV secolo.
La bellezza del chiostro e la vista della valdorcia dai giardini pensili, concorrono a rendere il luogo particolarmente attraente.

Anna righeblu ideeweekend
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