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sabato 4 febbraio 2012

Montepulciano - Un weekend tra Medioevo e Rinascimento



Beh, vista la situazione meteo e le copiose nevicate delle ultime ore, non è possibile, anzi, è assolutamente sconsigliato ipotizzare spostamenti per questo fine-settimana... però, un'idea per un prossimo weekend si può iniziare a metterla "in cantiere" no?

E allora, appena le temperature torneranno a salire e del ghiaccio non rimarrà che un lontano ricordo, ecco un'idea per due giorni in Toscana, a Montepulciano, per un tour tra Medioevo e Rinascimento!



A chi entra dal grande portale d’ingresso (Porta al Prato), Montepulciano si presenta come una cittadina tutta in salita.
Il centro storico, infatti, è posto sul colle Poliziano, una stretta altura in posizione dominante la Valdichiana.


Da Porta al Prato, percorrendo la pittoresca Via Roma, si giunge nella piazzetta segnata dalla colonna del Marzocco, il simbolo dell’autorità fiorentina.



Sulla piazzetta, e sulle vie in salita, si affacciano numerosi palazzi nobiliari come il Rinascimentale Palazzo Avignonesi, attribuito al Vignola. 
Proseguendo su Via di Gracciano nel Corso, si arriva davanti alla Chiesa di Sant’Agostino con l’elegante facciata del ‘400.


Di fronte alla chiesa si trova la torre di Pulcinella che risale al 1500 ed è così chiamata per la presenza, alla sua sommità, di un automa in legno con le sembianze della famosa maschera che segna le ore battendo su una campana.


Continuando in salita, il percorso diventa alquanto faticoso ed è consigliabile proseguire con la navetta che arriva fino a Piazza Grande.
Il percorso a piedi, in discesa, sarà molto più agevole e consentirà di scoprire, senza affanni, tutte le meraviglie disseminate lungo le strette vie…
Piazza Grande è il punto più elevato e il centro monumentale di Montepulciano.


La Piazza è dominata dalla mole del Palazzo Comunale che fu progettato sul modello del massiccio Palazzo della Signoria di Firenze.


Su un lato della Piazza si trova il Duomo, con l’ampia facciata di muro grezzo rimasta incompiuta e affiancata dalla torre campanaria, l'unica struttura superstite dell’antica, preesistente Pieve di S. Maria.
L’interno, austero ed elegante, è diviso in tre navate ed è arricchito da numerose e importanti opere d’arte.
Sul lato opposto della Piazza si trova il Palazzo dei Nobili-Tarugi affiancato dal Palazzo del Capitano del Popolo. 




Nello spazio antistante è posto il Pozzo dei Grifi e dei Leoni attribuito, come il Palazzo Tarugi, ad Antonio da Sangallo il Vecchio.
Sulla trabeazione del pozzo, sorretta da due colonne doriche, è posto lo stemma dei Medici affiancato da due Leoni, che simboleggiano il potere di Firenze, e due Grifi che, invece, rappresentano la città di Montepulciano. 


Proseguendo in direzione di Via del Poliziano si costeggia la fortezza per arrivare poi a Santa Maria de' Servi, una bella chiesa trecentesca con la facciata a capanna. 
Al suo interno è custodita una tavola, a fondo oro, raffigurante la Madonna col Bambino, opera di Duccio di Buoninsegna.




Sulle vie di Montepulciano sono affacciate numerose ed eleganti botteghe artigiane e gallerie d'arte: tessuti originali, ceramiche artistiche, mosaici, rame, pelletterie, cantine... 




e, in ogni angolo, vicoli e archi che offrono scorci deliziosi della bellissima Valdichiana.


E percorrendo le vie in discesa, non può non venire in mente la famosa gara del "Bravio delle botti" che qui si tiene, ogni anno, nell'ultima domenica di Agosto.
Si tratta di una sfida, una sorta di palio, che vede impegnate le otto contrade di Montepulciano in una corsa in salita, per oltre un chilometro, compiuta spingendo le pesanti botti che tanto hanno a che fare con l'oro rosso di questo territorio: il vino Nobile di Montepulciano... 




Le foto sono state scattate in Giugno 2011


Anna - Righeblu - Ideeweekend

mercoledì 1 settembre 2010

Bressanone, stile vivace ed elegante

Se dovessi sintetizzare con due soli attributi l'essenza di Bressanone e, in particolare, del suo centro storico, direi: "Vivacità" ed "Eleganza"... 
Ed è proprio con questo stile, vivace ed elegante, che la città manifesta tutta la sua bellezza nella piazza e nelle due vie principali. 
Piazza Duomo e Via dei Portici Minori e Maggiori si aprono tra case ed edifici religiosi imponenti, ma illeggiadriti da slanciati campanili e facciate merlate, con erker decorati e splendidamente in fiore.


Il Duomo, con la facciata stretta tra due torri campanarie, è un complesso di edifici derivati dalla prima chiesa  costruita nel X secolo e più volte trasformata e ricostruita. 
L'interno, sfarzoso e barocco, è a una sola navata, con diverse cappelle laterali.


Riccamente decorata con stucchi e marmi, la cattedrale è dedicata alla Vergine Assunta e racchiude anche diversi affreschi di Paul Troger, considerati tra le opere maggiori del Tirolo. 
Accanto al Duomo si trova l'ingresso al chiostro del Duomo che, con il suo stile romanico, 


testimonia l'aspetto medievale originariamente caratteristico di tutto il complesso. 
Particolarmente belli sono gli affreschi che ricoprono le volte delle arcate.



Nelle vie del centro storico, numerosi sono gli edifici che attirano l'attenzione, come casa Goreth, alla fine di via dei Portici Maggiori.


In fondo ad essa svetta la Torre Bianca, il candido campanile della bella chiesa di San Michele, anch'essa con interno barocco.
 
Tra gli edifici più prestigiosi si distingue il principesco palazzo vescovile, ora sede del museo diocesano con, all'esterno, il "giardino dei Signori", un giardino semplice organizzato in quattro sezioni segnate con aiuole coltivate a fiori e ortaggi.


In estate e inverno, la città offre interessanti opportunità per organizzare le proprie vacanze, con un ricco programma di eventi e manifestazioni, da vivere anche in un weekend, più o meno lungo.
Per comprendere la vivacità dello spirito che anima i Brissinensi e il loro attaccamento alle tradizioni, vi suggerisco di leggere questo post di Carmine Volpe sull'Altstadtfest...


domenica 11 aprile 2010

Weekend in Toscana: Volterra

Un'idea per un weekend in Toscana, in un territorio dove resti etruschi, romani e medievali sono mirabilmente concentrati alla sommità di un colle affacciato sull'incantevole paesaggio della val d'Era.
La grandezza e la potenza di Volterra sono documentati dalla sua storia, contrassegnata dall'alternanza di periodi di grande prosperità e potere e periodi di turbolenza e dispute per la sua conquista.
E' una città con tre anime i cui resti sono presenti ovunque, sebbene, prevalente su tutte, appaia l'impronta medievale degli edifici del nucleo centrale.

Entrando da Porta di San Francesco, a sinistra si trova la Chiesa di San Francesco che sarebbe stata edificata quando il santo era ancora in vita. 


Continuando lungo Via di San Lino si giunge nell'ampia Piazza dei Priori, sulla quale si affacciano antichi e prestigiosi palazzi, come il Palazzo dei Priori, il più antico della Toscana, antecedente anche al più illustre Palazzo Vecchio di Firenze.

Sulla facciata, ornata dagli stemmi policromi in maiolica invetriata, si aprono le eleganti bifore disposte su tre diversi ordini.

All'interno, nell'atrio, gli stemmi dei Priori  ricoprono quasi totalmente le pareti mentre al primo piano, nella sala del Maggior Consiglio, si può ammirare l'Annunciazione, opera dell'Orcagna e, nelle sale attigue, altri pregevoli dipinti.

Di fronte si trova il Palazzo Pretorio, sede storica del Capitano del Popolo, formato da più edifici affiancati, sormontati dalla Torre del Porcellino, così chiamata per la figura posta su una mensola nella parte alta della torre.
Ancora, a chiudere la piazza, si trova il Palazzo Incontri, un tempo sede del seminario e ora sede di una banca.

Poco distante, nella bella Piazza San Giovanni, si trova il Duomo con la torre campanaria e la facciata, attribuita a Nicola Pisano, il cui portale marmoreo ingloba resti di origine romana. L'interno, in tre navate, è in stile rinascimentale e custodisce opere di artisti come Benozzo Gozzoli, Giovanni della Robbia, il Domenichino...


Di fronte si trova il Battistero ottagonale con la bella facciata in marmo bianco e verde e la cupola attribuita al Brunelleschi.
Da sottolineare, una visita alle sale del museo Guarnacci, tra i più antichi d'Europa, con reperti di grandissimo valore, risalenti per lo più al periodo etrusco.
Tra i reperti, in particolare, colpisce il realismo espressivo delle figure di due anziani coniugi raffigurati sul "coperchio degli sposi"  e la  particolarissima forma e leggerezza dell'esile statuetta bronzea votiva, nota come "l'ombra della sera".

E Volterra non è tutta qui...

Anna righeblu ideeweekend

Itinerari: Casciana Terme - Volterra - "l'ombra della sera"

Terme e benessere in Toscana: Bagno Vignoni 1 - Bagno Vignoni 2 - Casciana terme - S. Casciano dei bagni - Saturnia 1 - Saturnia 2 - Sarteano

martedì 6 ottobre 2009

Cortona città darte - Weekend in Ottobre


Non la ricordavo più... così elegante e vivace, accogliente e familiare… Cortona è stata una piacevole ri-scoperta.
Per un weekend deciso all’ultimo momento, l’hotel più centrale che potessi scegliere era a due passi da Piazza della Repubblica, in Via Guelfa, in uno dei più antichi palazzi storici: il cinquecentesco palazzo Baldelli.
In tutti gli ambienti, accoglienti e curati, si “respira” una calda ed elegante aria d’altri tempi.
Il centro, con gli antichi Palazzi e i più importanti punti d’interesse storico-artistico, è lì a pochi passi…
Il primo, piacevolissimo impatto con la città è nella vivace Piazza della Repubblica, dominata dal Palazzo comunale,
con la bella torre dell’orologio e l’ampia scalinata.
Poi la visita al Duomo, poco distante…
e al Museo Diocesano, nella stessa piazza, posto proprio di fronte alla chiesa.
E’ un piccolo museo, circa 8 sale, con opere di alto livello. Numerosi e importanti sono i dipinti di Luca Signorelli e della sua scuola: il Presepe, l’assunzione della vergine, il compianto sul Cristo morto.
Nella parte del museo corrispondente all’ex chiesa del Gesù, con il soffitto a cassettoni che riproduce il cielo stellato, è posta l’opera di maggiore pregio, quella che più di ogni altra colpisce il visitatore: l’Annunciazione del Beato Angelico.
Le due figure, l’angelo e la Madonna in delicati atteggiamenti, sono inserite in un elegante porticato rinascimentale e sono ravvivate dai colori intensi delle vesti.
Tra i due personaggi, la particolarità da notare è la presenza di righe irregolari di parole dorate. Quelle provenienti dalla bocca dell’angelo sono scritte da sinistra verso destra, e quelle pronunciate dalla Madonna, scritte da destra verso sinistra, sono invertite e capovolte.
Siamo riusciti a visitare anche il MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona), dove, oltre ai molteplici reperti etruschi, si trovano numerose opere di pregio e una sezione dedicata all'iniziativa "Sotto il segno di Galileo", mostra di antichi testi e strumenti galileiani.
In città, l'area più vivace e frequentata è quella che gravita intorno alla via Nazionale, con i palazzi, i negozi e i vicoli caratteristici: vicolo della Notte, dell'Aurora, vicolo Baldacchini...
Non basta un solo weekend per vedere e apprezzare tutte le bellezze di Cortona…
Limitandosi al nucleo centrale della città, tra le chiese, una delle più belle è quella di San Francesco, con l'antica facciata originaria.
Poco distante dal belvedere di piazzale Garibaldi è situata la chiesa di San Domenico, con la lunetta del Signorelli sulla facciata e il polittico di Lorenzo di Niccolò all'interno.
Uscendo da Cortona, lungo la strada che porta a Camucia, ci si imbatte nella bella chiesa di S. Maria delle Grazie al Calcinaio (con orari d’apertura da verificare), da non perdere: è il monumento più importante del Rinascimento a Cortona.

mercoledì 1 luglio 2009

Weekend a Otranto: il Castello Aragonese e Joan Mirò


Se avete in mente di trascorrere un periodo di vacanza in Puglia o siete già in zona, potreste inserire Otranto nel vostro itinerario/weekend.
Oltre all’originario borgo intatto, l’antica “Porta d’Oriente” salentina custodisce, tra i suoi monumenti più importanti, il massiccio Castello Aragonese.
Protagonista della storia secolare della città, fu costruito sulla costa, a ridosso del mare, tra il 1485 e il 1498, per volere di Ferdinando d’Aragona.
Nel 1480, infatti, in seguito al tragico attacco dei Turchi, la città, sprovvista di cannoni e rimasta isolata, aveva subito una pesante disfatta.
Dopo quella triste esperienza, la costruzione del castello e le successive opere di ampliamento e potenziamento delle fortificazioni, contribuirono a rafforzare le difese della città.

In seguito (1764) la fortezza divenne, inspiegabilmente, centro d'ambientazione e "protagonista" di un’opera letteraria dal titolo "Il Castello di Otranto” (The Castle of Otranto), oggi ritenuta piuttosto scadente e pubblicata da Horace Walpole.
Il romanzo, forse ispirato da un sogno, a dispetto della sua mediocrità, rimane il primo esempio del brillante e fortunato genere letterario "gotico".
La storia, narrata come una vicenda medievale, sarebbe tratta da un manoscritto italiano del Cinquecento e si sviluppa secondo una trama con torbidi intrecci, tesi al compimento di una cupa maledizione, e con personaggi ed ambientazioni angoscianti.



Nella più felice e solare storia contemporanea, invece, l’imponente Castello riconquista il suo importante ruolo di fulcro centrale della vita culturale e artistica della vivace città, quale sede di importanti convegni e iniziative museali.
Tra i progetti più recenti si segnala un evento di notevole interesse artistico: dal 27 Giugno al 27 Settembre, proprio nei locali del castello Aragonese è allestita la mostra di Joan Mirò, con esposizione di diverse litografie del geniale artista spagnolo, tra i maggiori esponenti del surrealismo.

Un motivo in più per segnare Otranto tra le mete Pugliesi dell’estate…

Anna Righeblu Ideeweekend

Itinerari: Alberobello - Ostuni - Lecce - Gallipoli - Presicce - Copertino - Otranto - Weekend a Otranto: il Castello Aragonese e Joan Mirò

lunedì 8 giugno 2009

Roscigno vecchia, quel che resta del borgo…

[foto da Flickr, di Mauro F]

In un commento sul mio post dedicato a Civita di Bagnoregio, Giovanna mi aveva segnalato un’altra città che muore, Roscigno vecchia, in provincia di Salerno.

Pur non avendo ancora potuto visitare direttamente il luogo, sono rimasta colpita dalle poche notizie trovate in rete e documentate, però, da numerose, struggenti immagini.
Il piccolo borgo si trova nel parco del Cilento ed è definito come “la Pompei del XIX sec.”.
La sua storia e l’antica bellezza sono testimoniate dai resti degli antichi palazzetti signorili, solcati da vistose crepe, con accanto le semplici abitazioni contadine e la chiesa settecentesca, affacciata sull’ampia piazza, con la fontana nel centro.

[foto da Flickr, di Mauro F]

Posta su un territorio franoso, la storia di Roscigno vecchia è simile a quella di Civita di Bagnoregio.
Anch’essa, infatti, iniziò a spopolarsi nel 1902, per effetto di due ordinanze di evacuazione, a causa di ripetuti eventi franosi.

E’ solo una città fantasma allora? Assolutamente no: per interessamento di varie organizzazioni di volontari e dell’Università di Napoli, il piccolo borgo, che costituisce un’importante testimonianza del tipico centro rurale del Meridione, è oggetto di un’attenta rivalutazione museale.
Pare che gli abitanti ormai non ci siano più, ma i volontari della Pro loco, attraverso un progetto denominato “Città Museo”, tentano di mantenere in vita il passato di queste rovine.
Con tale obiettivo è stato curato l’allestimento di un interessante museo etnografico della civiltà contadina: la dislocazione degli strumenti di lavoro, nei vari edifici, segue i criteri delle fasi lavorative e dei cicli di produzione propri della tradizione rurale.

Non lontano, inoltre, sul pianoro del monte Pruno, si trova un interessante sito archeologico, con resti di un importante insediamento antico.


Insomma, per me è un’idea weekend da segnare in agenda e, spero lo sia anche per voi…

Anna Righeblu Ideeweekend

lunedì 1 giugno 2009

Chiusi, città antica e potente.

La città di Chiusi, considerata dagli autori latini tra le più antiche e potenti città etrusche, sorge su tre colli, al centro della Val di Chiana, in provincia di Siena.
Affacciata su un ampio territorio pianeggiante, con al centro il piccolo lago omonimo, conserva numerose testimonianze delle sue illustri origini.
Lungo la strada che conduce al lago, si trovano diverse tombe etrusche, la tomba della Scimmia, del Leone, delle Iscrizioni… che è possibile visitare con la guida, su prenotazione al numero 057820177 del Museo Archeologico.
Il Museo, da vedere assolutamente, presenta numerosi ed interessanti reperti, sistemati in ampie sale, accanto ai modelli delle tombe stesse, con un allestimento molto ben curato.

Particolarmente interessante è la Cattedrale di San Secondiano: una serie di colonne, con capitelli diversi, divide l’interno in tre navate, le cui pareti sono state dipinte in modo da riprodurre i mosaici ravennati.


Accanto al Duomo si trova la torre campanaria, isolata, con accanto la cisterna romana.
Tra le visite, consigliato a chi non soffre di claustrofobia, il percorso sotterraneo del Labirinto di Porsenna… costituito da una serie di cunicoli di origine etrusca, scavati per il drenaggio delle acque e che, secondo alcuni antichi autori, doveva condurre alla tomba del mitico re…

Anna Righeblu Ideeweekend
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