La Maremma selvaggia, quella dei cavalli e dei buoi che pascolano allo stato brado, comincia qui nell’alto Lazio, con la natura aspra di queste terre aride affacciate sulla riviera etrusca.
I monti di Tolfa, rispetto al litorale, sembrano segnare i confini di un’altra dimensione, quella di un paesaggio dai tratti forti, con folte quercete e ampi spazi aperti…
pascoli punteggiati di abbeveratoi e boschi tagliati da antichi percorsi: un’oasi incontaminata, dove tutto ha un sapore d’antico, di spazi perduti, silenzi e profumi di campagna.
pascoli punteggiati di abbeveratoi e boschi tagliati da antichi percorsi: un’oasi incontaminata, dove tutto ha un sapore d’antico, di spazi perduti, silenzi e profumi di campagna.
E proprio salendo da Santa Severa, lungo la strada che dall’Aurelia porta a Tolfa, si avverte la sensazione di valicare quel “confine”... dimenticando gli scenari marini (in balìa del cemento), per le austere suggestioni di una splendida natura montana.
Un altro mondo insomma: cavalli e mucche al pascolo, liberi… di girovagare anche sull’asfalto, incuranti delle auto in transito…
Arrivati a Tolfa, la Piazza Nuova, con la sua lunga balconata, cattura l’attenzione verso panorami mozzafiato…
compresi i resti dell’antica rocca Frangipane.
Per una visita articolata del paese si possono seguire le indicazioni di siti locali…
E per rilassarsi e deliziarsi con i piaceri della cucina locale, si può andare “da Buzzico”, un piccolo ristorante scoperto per caso, che promette (e mantiene…) cucina casareccia semplice e autentica.
E per rilassarsi e deliziarsi con i piaceri della cucina locale, si può andare “da Buzzico”, un piccolo ristorante scoperto per caso, che promette (e mantiene…) cucina casareccia semplice e autentica.
Il locale si trova sulla Via principale ed è a gestione familiare, con un’atmosfera molto friendly.
Come ci ha spiegato il titolare, si tratta di una pietanza povera, con una rivisitazione più evoluta rispetto all'originale, la cui semplicità e povertà è indicata dal nome stesso.
Servita come antipasto, è una fetta di pane locale bruscato, con aggiunta di un pezzo di aringa affumicata, pezzi di patate lessate e irrorata con un brodetto di acqua, olio e mentuccia. Un sapore semplicemente gustoso, per la gioia del palato...
A seguire, l'antipasto classico, verdure gratinate, salumi e formaggi con miele di castagno e, quindi, un primo di pappardelle al sugo bianco di cinghiale.
Semplice, ottima cucina casareccia... tanto che ci siamo lasciati tentare anche dalla "trippa", una pietanza che non amiamo ma che, devo ammettere, era veramente gustosa!
Semplice, ottima cucina casareccia... tanto che ci siamo lasciati tentare anche dalla "trippa", una pietanza che non amiamo ma che, devo ammettere, era veramente gustosa!
Torneremo di sicuro, per provare altre bontà locali come la bistecca di Maremmana...ma una cosa è certa, non salteremo l'antipasto...
Anna Righeblu - Ideeweekend
Itinerari:
Alto Lazio: Ceri - La Riviera degli Etruschi, santa Marinella - Tolfa e la Maremma Laziale