giovedì 12 luglio 2007

Il fascino discreto della Toscana: la Val d'Orcia

3 - Montalcino
Pochi chilometri con il climatizzatore al massimo e, in breve tempo, arriviamo a Montalcino. Mentre procediamo in salita, il paesaggio cambia e la campagna muta colore: qui domina il verde delle viti, disposte ordinatamente a formare i filari dei grandi vigneti.
Parcheggiamo e, per raggiungere il centro storico, costeggiamo la Fortezza pentagonale con le imponenti torri, dalle quali si può ammirare tutta la val d’Orcia con il fantastico paesaggio.
La città deve il suo nome a quello del colle su cui sorge: “Mons Ilcinus”, monte dei lecci.
Di origine etrusco – romana, fu interessata da vicende storiche piuttosto travagliate: in origine apparteneva al territorio su cui gli abati dell’Abbazia di S. Antimo esercitavano il potere politico, amministrativo e spirituale.
In seguito ebbe un notevole sviluppo demografico ed economico e Siena ne fece la roccaforte della Repubblica, costruendovi una cinta muraria.
Più tardi riacquistò la propria indipendenza per breve tempo: i senesi, infatti, prima l’assediarono e poi la riconquistarono, in seguito alla battaglia di Montaperti contro la lega Guelfa.
Solo nel 1700, dopo alterne vicende, divenne comune del Granducato di Toscana.
Da allora il centro storico è rimasto praticamente immutato.
Il cuore della città è in Piazza del Popolo, con il Palazzo Comunale e la Loggia.
Dopo una piacevole sosta per rinfrescarci con un tè freddo, riprendiamo la nostra passeggiata. Continuando su Via Mazzini, a destra e sinistra, si trovano diversi vicoli e scalinate più o meno stretti, spesso sormontati da archi molto caratteristici.
Sulla via ci sono molte botteghe di artigiani, negozi di prodotti tipici e antiquari.
Ci fermiamo in un’enoteca per acquistare qualche bottiglia del famoso vino Brunello, rosso, a DOCG (denominazione di origine controllata e garantita)!
…E non c’è da dubitarne, visti i costi!
Del resto, è noto che sia uno dei vini considerati tra i migliori, in Italia e all’estero, e che la sua produzione, a partire da uve del vitigno Sangiovese locale, segua regole ben precise.
Più in là la chiesa di S. Agostino: a quest’ora è chiusa!
Prima di muoverci per visitare S. Antimo chiediamo informazioni e ci dicono che a mezzogiorno è possibile vedere l’Abbazia solo dall’esterno; rinunciamo poco convinti ma, pazienza, sarà per la prossima volta.
Ci muoviamo per andare a S. Quirico d’Orcia.

© Anna - righeblu - ideeweekend

Video: borghi della Toscana e del Lazio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

o.t.: la foto iniziale sulla colonna di dx prima del tuo benvenuti! è la pizza di quel paesino di cui non rciordo il nome che al posto della piazza centrale ha una vasca d'acqua vero?

Anna Righeblu ha detto...

Sì, è Bagno Vignoni. Se scorri la pagina lo trovi al n. 1 della serie: il fascino discreto della Toscana... etichette Toscana - città. Posto tranquillo, è un piccolo borgo, adatto per rilassarsi e muoversi nei dintorni. Da Roma si raggiunge facilmente con la A1, uscita Chiusi - Chianciano.
A presto ;-)

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