
Dopo aver superato l’abitato di Arpino, la nobile cittadina del Frusinate nota per aver dato i natali a Cicerone, Caio Mario e Marco Vipsanio Agrippa, seguendo le indicazioni per l’Acropoli, a circa 3 chilometri, si arriva alla Civitas Vetus.
Il piccolo centro è chiuso da un’imponente cinta di mura poligonali, risalenti al VI secolo a.C. e in gran parte ancora integre.
La porta principale d’ingresso all’Acropoli è lo splendido e famoso “arco a sesto acuto”.

E’ molto particolare: alto più di 4 metri, è formato da una serie di blocchi tagliati obliquamente verso l’interno, monoliti connessi a secco, sovrapposti e convergenti verso l’alto, a seguire un profilo ogivale.
A breve distanza dall’ingresso si trova una chiesetta del settecento, la chiesa della SS Trinità e, poco oltre, la cosiddetta Torre di Cicerone.

In realtà l’attribuzione di alcuni resti alle proprietà della famiglia dell’oratore Arpinate, non ha trovato conferma.
Il piccolo centro, che manca di un punto di ristoro, è scarsamente abitato ed è molto gradevole da visitare, inoltre, con una passeggiata panoramica sulla cinta muraria, si possono osservare le torrette e i vari resti che ne testimoniano la storia e la leggenda.
Visita nel precedente weekend, con itinerario: Casamari - Isola del Liri - Arpino, Acropoli
© Anna righeblu ideeweekend
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