
Nel nome, che originariamente era Castelforte, è racchiusa la sintesi del suo passato. “Monte” deriva dalla posizione in luogo alto e sicuro del centro fortificato, “San Giovanni” trae origine dal monastero benedettino dedicato agli omonimi Santi Battista ed Evangelista, “Campano” deriva, infine, dal nome della provincia dello Stato Pontificio cui il borgo apparteneva, “Campagna”, e che fu aggiunto nel 1872, per distinguerlo da un centro omonimo, situato anch’esso nel Lazio, in provincia di Rieti.
In splendida posizione panoramica dominante, al centro del borgo sorge il castello che, originariamente, era di proprietà dei Conti d’Aquino e le cui vicende, legate a personaggi di spicco, quali San Tommaso d’Aquino, la poetessa Vittoria Colonna, diversi pontefici e regnanti…hanno segnato la storia dell’antico centro ciociaro.
Vista l’impossibilità di visitare il castello all’arrivo, nel tardo pomeriggio di sabato scorso 21 Novembre, è stato comunque piacevole inoltrarsi nelle stradine, tra le case del centro storico, con struttura tipicamente medievale.
Un vero e proprio labirinto di vicoli e scalinate, in ripida discesa, in salita, sotto gli archi, lungo le antiche mura… per scoprire angoli, con strutture in pietra antica perfettamente conservate, sotto archi inglobati in strutture più recenti e … portali, torrette, bifore, passaggi, balconi.
È il presente ancorato al passato del medioevo, un concentrato di case addossate le une alle altre, fino ad arrivare in piazza, dominata dal palazzo comunale e dalla chiesa della Collegiata.
Un “notturno ciociaro”, non meno delizioso del precedente “notturno toscano”, a soli 90 chilometri da Roma.